Phan Thi An

“Beat Plastic Pollution” (sconfiggi l’inquinamento da plastica) è lo slogan scelto quest’anno dalle Nazioni Unite per la Giornata Mondiale dell’Ambiente, per incoraggiare le persone a ridurre l’accumulo di rifiuti di plastica. Secondo una ricerca del Programma ambientale delle Nazioni Unite, circa il 79% dei rifiuti in plastica nel mondo viene portato nelle discariche o rilasciato nell’ambiente, il 12% viene bruciato e solo il 9% viene riciclato.

Si stima che entro il 2050 Il mondo avrà circa 12 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica scaricati nell’ambiente che anche dopo la decomposizione continuano ad esistere sotto forma di microplastiche che si insinuano in ogni angolo della vita del pianeta.

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La dieta ricca di grassi e proteine, ma povera di carboidrati, chiamata “Cheto” è diventata oggi uno dei metodi dimagranti più popolari al mondo. Eppure, a lungo andare, potrebbe portare a potenziali effetti collaterali sulla salute. E’ quanto afferma uno studio recente apparso sul quotidiano Thehealthyhouse, dove emergono rischi importanti per il benessere di chi l’adotta per un tempo prolungato.

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Secondo uno studio di LEGO Group condotto in 36 paesi su oltre 60.000 bambini dai 5 ai 12 anni, un’eccessiva pressione sociale sulle bambine ad essere “perfette” ne limiterebbe la creatività, alimentando paure e insicurezza. E anche un linguaggio basato su “stereotipi di genere” può danneggiare il potenziale creativo femminile.

Dallo studio emerge che “8 ragazze su 10 affermano che avrebbero meno paura di provare cose nuove se sapessero che i loro errori sarebbero elogiati come opportunità di apprendimento”, ed è “sette volte più probabile che la società giudichi i risultati creativi delle bambine come ‘carini’, ‘dolci’, ‘simpatici’ o ‘belli’, mentre è due volte più probabile che elogi i risultati creativi dei bambini con aggettivi quali ‘coraggiosi’, ‘cool’, ‘geniali’ o ‘innovativi’. Da qui il consiglio di LEGO sull’utilizzare “elogi legati a una mentalità di crescita, come ‘fantasioso’, ‘coraggioso’ e ‘stimolante’, che le bambine trovano incoraggianti”.

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Uno stop ai cellulari negli istituti scolastici inglesi. Lo ha deciso il Ministero dell’Istruzione britannico chiedendo, lo scorso febbraio, ai presidi di vietare agli studenti di utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario scolastico. Il divieto, che si estende anche alla ricreazione, sarebbe motivato dal fatto che gli studenti possano concentrarsi meglio sui propri studi e sull’apprendimento.