
Rafael Luquín López
Attraverso diversi tipi di incontri, i Papi hanno sempre avuto una speciale considerazione per i seminaristi, ai quali si sono rivolti con attenzione e affetto per incoraggiarli nel loro cammino vocazionale.
Una volta, ricevendo un gruppo di seminaristi da Napoli in Vaticano, Papa Francesco ha iniziato ringraziandoli per la loro risposta al Signore. (Che gioia che il Successore di San Pietro ti dica questo dal cuore!): “Sento di dovervi esprimere gratitudine per aver risposto alla chiamata del Signore e per la disponibilità a servire la sua Chiesa”.
In questo anno che celebriamo il dodicesimo anniversario del pontificato di Papa Francesco condividiamo i dieci consigli con cui ha incoraggiato i seminaristi per la loro vita di discernimento:
Sulla vocazione e il Seminario
1.-“Il presente è il momento nel quale Dio chiama, non ieri, non domani: oggi”.
2.-“Il vostro tempo di formazione in seminario è un’opportunità per approfondire lo spirito di comunione fraterna, non solo tra di voi, ma anche con il vostro Vescovo, col presbiterio della Chiesa locale, con i consacrati e i fedeli laici, così come con la Chiesa universale… Vicinanza a Dio, vicinanza al vescovo, vicinanza al presbiterio, fra di voi, e vicinanza al popolo di Dio”.
3.-“Per favore, non dimenticatevi da dove venite”.
4.-“Il Seminario è prima di tutto la casa della preghiera dove il Signore convoca ancora i «suoi» in «un luogo appartato» (cfr Lc 9,18), a vivere un’esperienza forte di incontro e di ascolto… Il seminario non è una prigione, è un luogo dove imparare che un sacerdote è un uomo, un essere umano che vuole redimere… Il Seminario, dunque, non deve allontanarvi dalla realtà, dai pericoli e tanto meno dagli altri ma, al contrario, farvi diventare più prossimi a Dio e ai fratelli”.
Sulle dimensioni della formazione
5.-“Condividere le lezioni e lo studio con i compagni di Seminario è anch’esso un modo di entrare a far parte di un presbiterio… in Seminario si studia insieme per una missione comune, e questo dà un “sapore” tutto speciale all’apprendimento della Sacra Scrittura, della teologia, della storia, del diritto e di ogni disciplina”.
6.-“La formazione non finisce mai, dura tutta la vita, e che se si interrompe non si rimane dove si era, ma si torna indietro”.
7.-“E permettetemi di raccomandarvi una cosa: lavorare sulla maturità affettiva e umana. Senza non si va da nessuna parte!”
Sulle crisi e la testimonianza
8..-“Quando vi capita di sentirvi stanchi e sfiduciati – capita a tutti questo – di sentirsi abbattuti per qualche prova o insuccesso, guardate indietro alla vostra storia, non per fuggire in un passato “ideale”, bensì per ritrovare lo slancio e l’emozione del “primo amore”, quello di Geremia (cfr Ger 2,2). Tornare al primo amore… Se voi – ma questo lo dico dal cuore, senza offendere! – se voi, se qualcuno di voi, non siete disposti a seguire questa strada, con questi atteggiamenti e queste esperienze, è meglio che abbiate il coraggio di cercare un’altra strada”.
9.-“Quando vedrete persone spezzate… persone che hanno perso la vita a pezzi, offrite loro pezzi, pezzi di voi stessi, come fa Cristo nell’Eucaristia”.
Sulla devozione a Maria
10.-“Prendete quindi il vostro rosario e chiedete a Maria, Regina e Madre della Misericordia, di aiutarvi a scoprire i misteri del sacerdozio a cui Dio vi chiama”.
Se hai un amico seminarista, condividi con lui questi consigli del Papa. E se consideri che il Signore ti sta chiamando, forse ti aiuterà anche ascoltare il Papa: “Non abbiate dunque paura di lasciar agire il Signore nella vostra vita”.