Il compleanno di una Chiesa giovane e dinamica

Sorel-Berrier Komguem Meulak

Quest’anno, la diocesi di Bafoussam, in Camerun, celebra il suo 55° anniversario: pochi anni nei confronti della millenaria storia della Chiesa, ma per i fedeli locali rappresenta un giubileo di più di mezzo secolo di evangelizzazione, sviluppo e servizio pastorale all’interno di una comunità cristiana dinamica e impegnata.

Dalla sua creazione canonica nel 1969, ciascuno dei vescovi che l’ha guidada ha lasciato la sua impronta pastorale. Il primo, Mons. Denis Ngande, ha posto le basi della struttura diocesana, con un’attenzione particolare alla formazione dei catechisti e all’installazione delle parrocchie. È stato presto succeduto da Mons. André Wouking, il cui episcopato è stato caratterizzato da una rigorosa organizzazione della vita diocesana e dal consolidamento delle istituzioni educative e pastorali. È poi seguito Mons. Joseph Atanga, oggi arcivescovo di Bertoua, che ha proseguito l’opera di evangelizzazione intensificando al contempo la pastorale sociale e la missione nelle zone rurali. Infine, Mons. Paul Lontsie-Keuné, alla guida della diocesi dal 2019, incarna una Chiesa in uscita, vicina ai poveri e ai carcerati.

Dalla sua nomina nel 2019, Monsignor Paul Lontsie-Keuné si è distinto per uno stile pastorale incentrato sulla prossimità e sulla carità attiva. Soprannominato “il pellegrino delle carceri”, si reca regolarmente dai detenuti per portare loro conforto spirituale e sostegno materiale. Il suo impegno nelle periferie esistenziali ricorda che la Chiesa è chiamata ad andare incontro ai più fragili.

Un giubileo orientato al futuro

Nell’ambito di questo giubileo, il vescovo invita i fedeli a “scrivere una nuova pagina del Vangelo” mettendo l’accento sulla fraternità e sulla missione sociale della Chiesa. Attraverso diverse iniziative, la diocesi di Bafoussam intende consolidare le “conquiste” e proiettarsi nel futuro con speranza.

Questo giubileo è dunque molto più di un semplice anniversario. Tra le grandi direttrici di questa celebrazione, si nota la volontà di dinamizzare la pastorale giovanile, migliorare le infrastrutture diocesane e rafforzare la presenza della Chiesa sui social network, un cantiere caro al vescovo.