Passione, fede e coraggio nella vita di Papa Francesco

Patrik Mitura
La grande vocazione di una vita piena di fede, coraggio e passione si riflette vividamente nel pontificato di Papa Francesco. Nell’esortazione Christus vivit dedicata ai giovani, egli scrive: “Cristo vive. È la nostra speranza e la più bella gioventù di questo mondo”. Come molti giovani santi, anche il ragazzo argentino poi diventato Papa amava la bellezza della vita. Ma il suo vero cammino inizia nel momento in cui si apre completamente a Cristo – ed è in lui che trova la passione che plasma il suo cuore.
Jorge Mario Bergoglio ha frequentato la scuola salesiana Don Bosco di Ramos Mejía, nella provincia di Buenos Aires, e fin da giovane ha amato la letteratura classica. Ha vissuto l’amore, ha ballato il tango per le strade di Buenos Aires e ha sentito il ritmo della musica che unisce le persone. Aveva i suoi sogni, amava leggere, discutere e vivere pienamente la vita. Ma poi arrivò un momento in cui il suo cuore si mosse per qualcosa di più grande: per Dio. Non fu un viaggio facile. Come i giovani santi prima e dopo di lui, prese una decisione che cambiò la sua vita. È diventato sacerdote.
Anni dopo, papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo e, successivamente, creato cardinale. Il 13 marzo 2013 viene eletto papa assumendo il nome di Francesco, prendendo come modello San Francesco d’Assisi. Il giovane santo che lasciò le ricchezze e i sogni di gloria militare e di potere per donarsi completamente a Dio e alla Chiesa, divenuto per Papa Francesco un modello di semplicità, umiltà e vicinanza alle persone.
Fin dall’inizio, il suo pontificato è stato accompagnato da un grande entusiasmo e dal desiderio di raggiungere tutti, soprattutto i giovani. Insieme a Papa Benedetto XVI, ha redatto l’enciclica Lumen Fidei, pubblicata nel 2013, poco dopo rinuncia di Benedetto e l’elezione di Francesco. Questo documento afferma che: “I giovani desiderano una vita grande e, quando incontrano Cristo, sono affascinati dal suo amore. Cristo allarga i loro orizzonti e dà loro una speranza salda che non delude. La fede non è un rifugio per gli scoraggiati, ma una fioritura di vita che scopre una grande chiamata all’amore. Questo amore poggia sulla fedeltà di Dio, che è più forte di ogni nostra fragilità”. Forse queste stesse parole riflettono anche il percorso di vita del giovane argentino diventato Papa. E anche nel tredicesimo anno di pontificato, egli incoraggia i giovani ad aspirare a una vita di fede che dia il coraggio di amare con azioni concrete.
Nel 2019, Papa Francesco ha pubblicato l’esortazione Christus vivit, in cui riflette sul messaggio vivo del Vangelo nella persona di Gesù Cristo. Il testo si rivolge a tutti coloro che desiderano costruire un mondo migliore. “Perché la vera giovinezza consiste nell’avere un cuore capace di amare”. L’amore dei giovani è espressione della loro testimonianza. “Il cuore della Chiesa è anche pieno di giovani santi che hanno dato la vita per Cristo, molti dei quali fino al martirio. Sono immagini preziose del Cristo giovane, la cui testimonianza luminosa ci spinge a svegliarci dalla nostra sonnolenza”.
I santi giovani di Francesco
Secondo i dati di Dicastero per le Cause dei Santi, durante il suo pontificato Papa Francesco ha dichiarato santi 942 beati, tra cui giovani uomini e donne – modelli di fede e coraggio. Tra loro spiccano nomi come José Sánchez del Río (1913-1928), morto a 14 anni, Francesco Marto (1908-1919) e Giacinta Marto (1910-1920), morti da bambini, e Nunzio Sulprizio (1817-1836), diventato santo a 19 anni.
Nel 2025, durante il Giubileo della Speranza, saranno dichiarati santi due giovani, Carlo Acutis (1991-2006) e Pier Giorgio Frassati (1901-1925). Carlo, morto di leucemia all’età di 15 anni, è diventato famoso per il suo amore per l’Eucaristia e per il suo apostolato digitale, quando ha creato un sito web che riportava i miracoli eucaristici nel mondo. Pier Giorgio, invece, morto all’età di 24 anni, era noto per il suo instancabile aiuto ai poveri e la sua sensibilità verso i più vulnerabili.
Significativi sono stati anche i processi di beatificazione di 1541 servi di Dio. Tra questi spiccano i nomi di molti giovani provenienti da ogni parte d’Europa e del mondo: Miroslav Bulesic (1920-1947), Rolando Rivi (1931-1945), Giuseppe Girotti (1905-1945), Isidoro Ngei Ko Lat (1920-1950), Miriam Teresa Demjanovich (1901-1927), Giuseppe Mayr-Nusser (1919-1945), János Brenner (1931-1957), Maria Felicia di Gesù Sacramentato (1925-1959), Anna Kolesárová (1928-1944), Veronica Antal (1935-1958), Benedetta Bianchi Porro (1936-1964), Joan Roig i Diggle (1917-1936), María Pilar Gullón Yturriaga (1911-1936), Olga Pérez-Monteserín Núñez (1913-1936), Giovanni Fornasini (1915-1944), Jan Franciszek Macha (1914-1942), Benigna Cardoso da Silva (1928-1941), Isabel Cristina Mrad Campos (1962-1982), Maria de la Concepción Barrecheguren y García (1905-1927) e Vittorio Faccin (1934-1964). Particolarmente significativa è la proclamazione della famiglia Ulma, in cui sette figli, di cui uno non ancora nato, vengono dichiarati martiri e danno così la più grande testimonianza d’amore.
Inoltre, negli ultimi mesi Papa Francesco ha dichiarato venerabili molti che sono così pronti a servire come modelli di santità per il mondo di oggi. Tra questi spicca il venerabile Salvo D’Acquista (1920-1943), dichiarato venerabile nel febbraio 2025. La sua vita è stata un esempio di laico e soldato che, in tempi difficili di guerra e in un ambiente militare, ha costantemente comunicato con gli altri e ha diffuso la speranza che l’aiuto di Dio fosse sempre a portata di mano.
Papa Francesco vuole mostrare come i giovani possano essere modelli di fede e di coraggio. Il suo pontificato è pieno della gioia di scoprire la vocazione di Dio riflessa nei cuori dei giovani. Questi giovani santi, che hanno dedicato la loro giovinezza a Dio, ispirano gli altri a un amore che cambia il mondo. Il suo messaggio ci invita ad avere il coraggio di seguire Cristo e di diffondere speranza e gioia nel mondo.