Léonce Bio Tabé
Dopo il suo soggiorno in ospedale, Papa Francesco è finalmente rientrato a Santa Marta per la convalescenza. E la domenica scorsa, si è trattato della sua prima apparizione pubblica dopo le dimissioni dal policlinico Agostino Gemelli due settimane fa, dove è stato ricoverato per 38 giorni a causa di una polmonite bilaterale.
Il Pontefice, seduto su una sedia a rotelle e con i naselli per la respirazione, ha alzato le mani per salutare la folla, che si è alzata in piedi e ha applaudito, mentre veniva portato davanti all’altare della piazza. “Buona domenica a tutti”, ha detto il Papa alla folla. “Grazie di cuore”.
Una tale apparizione è stata un messaggio confortante per gli ammalati e del mondo della sanità che celebravano il loro giubileo quella domenica. Fosse un momento di grande gioia per tutti che si trovavano alla pizza San Pietro.

Secondo Andrea Tornielli, tre maggiori ragioni dimostrano il significato dell’apparizione del pontefice. Prima, ‘‘l’inattesa partecipazione di Papa Francesco agli ultimi momenti della celebrazione liturgica giubilare dedicata agli ammalati e al mondo della sanità rappresenta un messaggio denso di significati. L’uscita del Papa sul sagrato di San Pietro è dunque di per sé stessa un messaggio più significativo di qualsiasi parola: nonostante la voce ancora flebile, nonostante le cannule per l’ossigeno, ha voluto essere lì. C’è poi un secondo significato: Francesco ha scelto per la sua prima uscita dopo la fine del ricovero al Gemelli, una celebrazione giubilare che sente particolarmente vicina: quella dedicata agli ammalati, a chi soffre e a chi si prende cura di chi soffre. Infine, l’uscita a sorpresa di domenica mattina ci parla del rapporto del Pastore con il suo gregge, del vescovo con il suo popolo ’’.
Ma prima del suo arrivo a sorpresa, il pontefice aveva inviato suo messaggio per Mons. Rino Fisichella nel quale si legge: “Carissimi, come durante il ricovero, anche ora nella convalescenza sento il “dito di Dio” e sperimento la sua carezza premurosa. Nel giorno del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, chiedo al Signore che questo tocco del suo amore raggiunga coloro che soffrono e incoraggi chi si prende cura di loro. E prego per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, che non sempre sono aiutati a lavorare in condizioni adeguate e, talvolta, sono perfino vittime di aggressioni (…). La loro missione non è facile e va sostenuta e rispettata. Auspico che si investano le risorse necessarie per le cure e per la ricerca, perché i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai più fragili e ai più poveri”, ha scritto il Papa.
Dall’altra parte, durante un’intervista, il medico personale del Papa non ha mancato di spiegare perché il Papa è apparso. Il Papa “non è più malato. Quando era in ospedale è stato immunodepresso e quindi ci sono stati dei problemi. Adesso non è più immunodepresso, adesso non è più malato. È ’ in convalescenza. Lo ha sottolineato Sergio Alfieri, coordinatore dell’equipe medica del Papa, in un’intervista a RAI-Tg1, dopo la sorpresa del Pontefice che è apparso in piazza San Pietro al termine della messa per il Giubileo dei malati.
Quanto alla decisione di uscire oggi, Alfieri ha spiegato: “E’ lui che decide. È il Papa. Fosse per lui sarebbe già uscito una settimana fa”. Sulla possibilità di altre sorprese nei prossimi giorni, ha aggiunto che non la esclude: “Certo, adesso ci sarà il tira e molla tra lui che vorrà sempre più stare in mezzo al suo popolo, in mezzo alla gente, e noi medici che non è che vogliamo trattenerlo però vogliamo fargli osservare la convalescenza”, ha ribadito Alfieri.