Gli oli santi, segni silenzioni

Patrik Mitura

Il Giovedì Santo è noto nel calendario liturgico soprattutto per la commemorazione serale dell’Ultima Cena. Meno nota è invece la Messa mattutina nelle cattedrali, durante la quale il vescovo benedice i tre oli liturgici. L’olio dei catecumeni, l’olio dei malati e il crisma sono segni sottili ma importanti che accompagnano la persona per tutta la vita, dalla preparazione al battesimo ai momenti di sofferenza o di consacrazione. Questa Messa, chiamata missa chrismatis, non è solo un atto formale. È un promemoria annuale che ricorda che la fede è vissuta concretamente – nel contatto, nel servizio, nell’unzione.

La consacrazione degli oli: una comunità che si rinnova

La mattina del Giovedì Santo, in ogni cattedrale si celebra la Santa Messa del Crisma, durante la quale il vescovo benedice i tre oli che vengono utilizzati durante l’anno per il conferimento dei sacramenti. Allo stesso tempo, i sacerdoti della diocesi rinnovano i loro voti ed esprimono la loro unità con il loro vescovo. È un momento di rafforzamento della comunione che va oltre la liturgia stessa.

L’olio dei catecumeni: all’inizio del cammino

Questo olio viene utilizzato al momento del Battesimo, o più precisamente prima del Battesimo, come primo segno dell’azione di Dio nella vita di una persona. L’unzione dei catecumeni ci ricorda che il cammino verso la fede è un processo. È la prima unzione che esprime l’apertura del cuore a Cristo. Non è solo un segno del desiderio dell’uomo per Dio, ma anche del desiderio di Dio per l’uomo.

L’olio degli infermi: presenza nella sofferenza

L’olio degli infermi viene utilizzato per ungere coloro che lottano contro la malattia o la sofferenza. Il sacramento dell’unzione degli infermi non riguarda solo la preparazione alla morte, ma è un sacramento di guarigione, speranza e rafforzamento. Ricorda che Dio non è distante anche quando una persona attraversa un momento difficile. Al contrario, è il momento in cui forse è più vicino.

L’olio che porta il nome di Cristo

Il più importante dei tre oli – il crisma – si ottiene mescolando olio d’oliva e balsamo. Il suo profumo è inconfondibile e il suo uso eccezionale: al battesimo, alla cresima, all’ordinazione sacerdotale ed episcopale, ma anche alla consacrazione di una chiesa o di un altare. La parola stessa “crisma” ha origine nel nome di Cristo, l’Unto. Ogni cristiano che ha ricevuto il battesimo e la cresima porta questa unzione come segno di missione: essere luce e testimonianza nel mondo.

In modo silenzioso, ma essenziale

La Messa della Consacrazione degli Oli non è una delle liturgie più partecipate dell’anno, ma parla ancora di più. Ci ricorda che la fede non è fatta solo di parole, ma anche di segni che ci accompagnano, dall’inizio della vita ai suoi momenti più difficili. I tre oli che vengono benedetti in quel giorno sono una prova discreta ma potente che la Chiesa c’è – e che Dio rimane vicino.