Donne e lavoro in Italia: affrontare la grande anomalia

Ruben Airini

La situazione attuale dell’occupazione lavorativa delle donne in Italia è una questione che richiede un’attenta analisi. Secondo i dati Istat, la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro è ancora inferiore rispetto a quella degli uomini. Le donne sono spesso penalizzate in termini di retribuzione e opportunità di carriera. Questa disparità è stata confermata anche dalla Banca d’Italia, che ha evidenziato la presenza di una grande anomalia nel mercato del lavoro.

Secondo l’Istat le donne sono sottorappresentate nei settori chiave dell’economia, come ad esempio l’industria e la finanza. Inoltre sono spesso costrette a lavori precari e a tempo parziale, che non offrono sicurezza economica e stabilità. Questa situazione ha un impatto negativo su tutta la società non solo sulle donne.

La Banca d’Italia ha condotto un’analisi approfondita sulla situazione del mercato del lavoro italiano che ha evidenziato come le donne siano penalizzate dal punto di vista lavorativo di carriera e di sviluppo professionale. Lo studio ha evidenziato che le donne non sono favorite da una cultura aziendale che negli anni ha visto protagonisti gli uomini nelle decisioni di assunzione e promozione, e sono spesso costrette a conciliare il lavoro con le responsabilità familiari. Da quì la necessità di adottare politiche più inclusive.

ISTAT

Anche i dati dell’Istat confermano la situazione. Le donne guadagnano in media meno degli uomini e sono meno presenti nelle posizioni di leadership. Secondo l’Istat, se le donne avessero le stesse opportunità lavorative degli uomini, il PIL italiano potrebbe aumentare significativamente con un impatto positivo sulla coesione sociale perché la loro sotto-rappresentazione nel mercato del lavoro limita il potenziale di crescita del paese. Lo stesso Istituto statistico indica la via di politiche di welfare aziendale con programmi di mentoring e coaching.

Photo Credit: ISTAT