Umberto Cioffi
Sospendere le lezioni in occasione delle due grandi feste musulmane, la fine del Ramadan e la festa di Eid Al – Adha, a giugno: è questa la richiesta avanzata dall’associazione studenti musulmani del Politecnico di Milano, alla quale potrebbero aderire anche altre associazioni di altre città italiane, sulla scorta di quanto già deciso dall’Università per stranieri di Siena che sospenderà la didattica il 10 aprile.

Hanae, responsabile dell’associazione Studenti musulmani del Politecnico, di origine marocchine, considera la scelta dell’università di Siena un esempio virtuoso di inclusione e di rispetto che potrebbe segnare una strada per tanti giovani musulmani. È partito da lei il monito per coinvolgere non solo quelle università dove sono presenti associazioni di musulmani già riconosciute, ma anche quelle con un nutrito numero di studenti che però non si sono ancora organizzati per avere una vera e propria rappresentanza.
L’appello ha iniziato a fare breccia anche in altri atenei sul territorio della penisola come ad esempio: Brescia, Pavia, Padova e Parma. Il nodo della vicenda, da parte degli istituti accademici, riguarda non tanto le lezioni, considerato un gesto puramente simbolico, quanto gli esami che in molti casi non sarebbero recuperabili in un lasso di tempo ristretto.

I giovani che hanno preso parte alla richiesta, raccontano il dispiacere di non poter partecipare pienamente a queste festività rilevanti per la loro religione insieme ai propri cari.
La vicenda ha sollevato l’attenzione della politica e le polemiche non si sono fatte attendere. L”eurodeputata leghista Silvia Sardone, come riporta Il Giornale, ha bocciato immediatamente l’istanza, ritenendo che si tratta di una decisione “particolarmente rilevante, preoccupante per quanto mi riguarda, che segna un precedente essendo probabilmente la prima volta in Italia che una scuola venga chiusa per il Ramadan. Per i dirigenti scolastici questa scelta aiuta l’inclusione. Io credo invece che sia un pericoloso arretramento sulla nostra identità”.
Photo credit: AgenPress – Il Messaggero