Umberto Cioffi
Il 13 giugno del 2012, Chiara Corbella moriva a soli 28 anni a causa di un raro tumore alla lingua che aveva rinunciato a curare per salvaguardare il bambino che portava in grembo. Una storia che «ha prodotto e continua a produrre frutti di conversione in molte persone, che vengono spinte a interrogarsi sul senso della vita», veniva detto il giorno dell’apertura della fase diocesana della causa di beatificazione il 21 settembre 2018, nel giorno in cui Chiara avrebbe festeggiato i 10 anni di matrimonio con Enrico, conosciuto a Medjugorje.

6 anni dopo, il prossimo 21 giugno alle 12 la basilica di San Giovanni in Laterano ospiterà la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e dei segni della serva di Dio Chiara Corbella, che sarà presieduta dal vicegerente della diocesi di Roma Baldo Reina, annunciato dal Vicariato. Saranno presenti i membri del Tribunale diocesano che hanno condotto l’inchiesta: il delegato episcopale mons. Giuseppe D’Alonzo, il promotore di giustizia don Giorgio Ciucci e Marcello Terramani notaio attuario.
Dopo essersi sposata il 21 settembre 2008, Chiara si trovò ben presto a vivere situazioni tragiche quali la morte di due figli piccoli, Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, poco dopo le nascite. Durante la terza gravidanza, a Chiara fu diagnosticato il tumore. Le eventuali cure avrebbero avuto conseguenze mortali sul piccolo Francesco che portava in grembo, ma l’attesa ne avrebbe compromesso l’efficacia. Lei scelse, comunque, di ritardare le cure e dopo la nascita di Francesco, Chiara si sottopose ad un intervento, alla chemioterapia e alla radioterapia. Ma il tumore era ormai progredito troppo. Morì a soli 28 anni.
Tuttavia considerò uno speciale dono di Dio sapere che sarebbe andata, da lì a breve, incontro alla morte, perché questo le permetteva “di dire ‘ti voglio bene’ a tutti”, e alla madre: “Se il Signore ha scelto questo per me, vuol dire che è meglio così per me e per quanti mi sono intorno. Perciò io sono contenta”.
Foto: di Cristian Gennari (Medjugorie 19/4/2012 – Chiara Corbella Petrillo)