Il cardinale Krajewski porta la presenza del Papa in Ucraina

José Capingala Claudina Antonio

Il cardinale Konrad Krajewski, 58 anni, elemosiniere papale, è stato inviato in Ucraina da Papa Francesco lo scorso 3 marzo per portare un messaggio di pace, preghiera, digiuno ed aiuto, di cui il Papa ha parlato domenica 6 marzo in piazza San Pietro.

La mattina di giovedì 10 marzo, il cardinale ha guidato una preghiera interreligiosa per la pace nella Cattedrale dei Latini a Lviv-Ucraina, in presenza di leader religiosi cristiani ortodossi, ebrei e rappresentanti musulmani. Durante l’incontro ha spiegato che il significato del suo viaggio era, “prima di tutto, presenza”. Ha spiegato che “il Santo Padre vuole essere presente in questa nazione tormentata”.

Accanto alla presenza all’aiuto morale, “alla fede e alla speranza di uscire da questa terribile situazione”, il cardinale Krajewski se è fatto portatore dell’aiuto materiale che arriva attraverso i canali diplomatici. E davanti alla tragica realtà della guerra ha esortato alla fede e alla speranza. “La fede muove le montagne. La nostra arma è la fede. Solo se crediamo, potremo ottenere da Dio misericordia e pace per l’Ucraina”. E questa è -ha aggiunto- anche “la forza del popolo ucraino, che con fede e con amore per la sua patria, per le sue famiglie, riesce a resistere e a salvare la sua patria”. Il cardinale ha confermato che il Vaticano è pronto ad aiutare sempre i bisognosi, “non guarda la nazionalità ma l’uomo che ha bisogno”