Andrii Volianiuk
Il Consiglio del Premio Pulitzer ha premiato i giornalisti ucraini che hanno coperto la guerra nel Paese con un premio speciale collettivo. Nella motivazione si afferma che i giornalisti ucraini, nonostante “i bombardamenti, l’invasione, l’occupazione e persino la morte nei loro campi, stanno compiendo un valoroso sforzo per dare una rappresentazione accurata della triste realtà che onora l’Ucraina e i giornalisti di tutto il mondo”.

Il Premio Pulitzer è uno dei più prestigiosi riconoscimenti nel campo della letteratura, del giornalismo, della musica e del teatro degli Stati Uniti. Il premio viene assegnato ogni anno dal 1917 il primo lunedì di maggio dalla Columbia University di New York. Il vincitore di ciascuna categoria riceve 15.000 dollari, tranne la categoria “Public Service”, che è premiata con una medaglio d’oro.
Per la prima volta nella storia, una delle 15 categorie del premio –Special Award and Citation– è stata assegnata ai giornalisti di un unico Paese. Il vincitore della categoria “Public Service”, considerata la più importante, è stato il Washington Post. Altri premi gli honno vinti giornalisti del New York Times, e altri giornali e siti web. L’elenco completo è disponibile sul sito ufficiale del premio.
Dall’inizio della guerra in Ucraina fino al 10 maggio, gli occupanti hanno ucciso più di 20 giornalisti ucraini e stranieri. Più di cento organi di stampa regionali sono stati costretti a chiudere a causa delle minacce.
La motivazione del premio ai giornalisti ucraini è stata la seguente: “Il Pulitzer assegna un encomio speciale ai giornalisti ucraini per il loro coraggio, la loro resistenza e il loro impegno per una cronaca veritiera durante la spietata invasione del loro Paese da parte di Vladimir Putin e la sua guerra di propaganda in Russia. Nonostante i bombardamenti, i rapimenti, l’occupazione e persino la morte tra le loro fila, hanno perseverato nel loro sforzo di fornire un’immagine accurata di una realtà terribile, facendo onore all’Ucraina e ai giornalisti di tutto il mondo”.